La cybersecurity è diventata cruciale per le infrastrutture IT, dove una singola vulnerabilità può diventare punto di accesso e bloccare completamente le attività aziendali, esfiltrare dati sensibili e danneggiare la reputazione sul mercato. Testare la sicurezza perimetrale e interna della rete, così come quella relativa alle web application, è essenziale per identificare e risolvere i rischi e le vulnerabilità prima che questi vengano sfruttati dai criminali informatici.
Un penetration test si differenzia tra White, Grey e Black a seconda delle informazioni fornite agli hacker etici ingaggiati, che con un’analisi approfondita individueranno e analizzeranno le vulnerabilità conosciute sul mercato etico e non, sfruttandole come un hacker malintenzionato farebbe e cercando di arrivare al “cuore dei dati”. Il tutto documentandolo in un report dettagliato che, al termine della procedura, verrà discusso e analizzato personalmente con gli IT per trovare le giuste soluzioni.
Qual’è la differenza rispetto a un Vulnerability Assessment?
Se il VA individua le vulnerabilità, il PT le sfrutta attivamente, andando più a fondo nella struttura IT.
Come avviene il processo?
L’attività di Pentest prevede un’analisi attiva e passiva del sistema, sia con strumenti commerciali che non, al fine di individuare i punti deboli che consentono un accesso non controllato alla rete aziendale e ai dati. Questi possono essere dovuti a configurazioni errate, difetti tecnici o software non aggiornato. Una volta trovati, questi verranno sfruttati per penetrare ulteriormente nella struttura IT al fine di trovarne di ulteriori, di vulnerabilità, in una continua ricerca come un attaccante reale condurrebbe.